L'Anghiarina, Una Cortigiana nella Roma di Pio IX

A metà del 1800 la giovane Evangelista, coglie una favorevole occasione per abbandonare un tranquillo borgo in Toscana, diretta a Roma con una valigia carica di sogni. Il suo progetto di una brillante carriera è affidato a una viva intelligenza e soprattutto alla fulgida bellezza che indossa con disinvoltura. La calma occupazione quale dama di compagnia di una nobildonna è il breve antefatto di una più brillante sistemazione quando afferra al volo la proposta del principe Salvati, potente uomo di Stato, divenendone lamante. La volubilità del suo protettore le toglie la sicurezza faticosamente conquistata,senza però arrestare la sua ascesa verso il successo. Porta a compimento un progetto maturato da tempo con la sua amica Olimpia, una ex cortigiana, inaugurando una casa di tolleranza che chiama lAnghiarina, brandendo come un vessillo il nome che affettuosamente le aveva dato il Salvati. Entriamo con lei nella variegata società romana del suo tempo, conosciamo il mondo della prostituzione regolato dalla Curia, il favoloso carnevale, linizio della rivoluzione industriale. La osserviamo con simpatia nelle sue avventure amorose, ne ammiriamo labilità quale donna daffari, soffriamo con lei le ansie per la guerra tra lItalia e lo Stato della Chiesa, e prendiamo parte alle conseguenze della Breccia di Porta Pia. Comprendiamo le ragioni del suo ritorno in Toscana, del suo riavvicinamento alla Chiesa e rimaniamo stupiti per la sua generosità di munifica benefattrice. Evangelista Martini, detta lAnghiarina, merita la nostra attenzione per il romanzo della sua vita.