eutanasia di un politico meridionale

eutanasia di un politico meridionale

Por Anton Soliman

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Sinopsis

Mimì Zapponi è un politico di una provincia del sud che dopo un’esistenza trascorsa nel malaffare crolla psicologicamente e decide per un suicidio assistito in una clinica della morte a Berna. Ma questa decisione deve essere rimandata di un mese per motivi burocratici. Un lungo mese da trascorrere in mezzo a persone e luoghi che gli ricordano drammaticamente il suo processo di disgregazione dovuto a una malattia grave dello spirito: la corruzione! La corruzione è un male sottile che avanza spietato fin dentro le fessure dell’animo, lo sgretola lentamente sino alla distruzione dell’Essere: una ruggine spirituale! Ogni giustificazione morale o più semplicemente l’insensibilità emotiva costituisce una barriera inutile che si frantuma inevitabilmente con il tempo. All'inizio è impercettibile. Parte da un animo guasto come una sorta di marea che si espande sul territorio generando la Disarmonia e la Dissonanza nel mondo della natura. Ebbene, lui è stato un corrotto! Il corrotto non è un malvagio perché la malvagità ha una radice insondabile e misteriosa nell'animo umano che ha a che fare con il Demonio, il lato oscuro della Creazione. Il corrotto non è un truffatore, ovvero un individuo creativo che punta ad irretire le persone nel meccanismo dell’imbroglio. Il corrotto è un pavido che possiede una mente superficiale, inconsistente. Si fa corrompere nella debolezza per il bene della sua famiglia, per aumentare i comfort, per accedere a frequentazioni brillanti, per essere riconosciuto. Il corrotto è un ignavo, frammentato dal disagio dovuto a un vuoto interiore percependo nella corruzione il miglioramento della qualità della vita. Non si accorge, lungo la strada del proprio degrado, della perdita della gioia, dell’atrofia della sua parte spirituale…spegnendosi a poco a poco circondato da falsi amici, da oggetti banali di consumo e da desideri infantili ancora da appagare. Durante questo mese Mimì Zapponi, suo malgrado, deve osservare meglio il suo ambiente di riferimento in modo impietoso poiché non ha più nulla da perdere, e soprattutto non ha più paura…..Ed infine scopre un’ultima verità del tutto insospettabile che in qualche modo lo rimette in gioco.

Anton Soliman