I mangiatori di loto

I mangiatori di loto

Biblioteca di un sole lontano

Por Giulio Bruno (Traductor), Stanley G. Weinbaum

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Sinopsis

Fantascienza - racconto lungo (39 pagine) - L 'esplorazione di Venere in un grande classico dall 'autore di Un 'odissea marziana Peter Nicholls, esimio critico inglese, ha scritto nella sua Enciclopedia della Fantascienza che & laquo; A Martian Odyssey fu il primo tentativo di descrivere la vita su un altro pianeta come un complesso di equilibri biologici, ecologici ed etici, con approfondimento e credibilit à, ben lontani dalla descrizione di mostri e mutazioni spesso demenziali che erano la linea generale seguita dagli altri autori del periodo. & raquo; Tutto ci ò vale anche per le altre storie interplanetarie di Stanley Weinbaum, che molti considerano fondamentali per l ’evoluzione della fantascienza moderna, e in particolare per questo I mangiatori di loto . La storia narra dell ’esplorazione del lato oscuro di Venere da parte di una coppia di esploratori, Hamilton "Ham " Hammond e Patricia Burlingame, uno americano, l ’altra inglese, appartenenti a due imperi divisi che hanno colonizzato il pianeta ma uniti dal loro amore. All ’interno di un ’avventura romantica tra pericoli naturali e mostri disumani ci sar à anche l ’incontro indimenticabile con Oscar, un bizzarro e intelligente alieno di straordinaria matura. Stanley Grauman Weinbaum (1902-1935), che aveva al suo attivo un paio d ’anni di studi di ingegneria chimica, fu uno dei veri innovatori della narrativa fantascientifica. Con un solo racconto, Un 'odissea marziana , apparso sul fascicolo del luglio 1934 di Wonder Stories , si cre ò una reputazione e diede il colpo di grazia al cliché degli extraterrestri visti solo come terribili invasori della Terra e dotati sempre di intenti malvagi. Le sue storie, vivaci ed eleganti, presentavano invece intelligenze strane e complesse, esseri alieni non necessariamente & laquo;cattivi & raquo; ma spesso al di fuori della logica umana: celebri sono rimasti personaggi come Tweel, la creatura marziana simile a uno struzzo, oppure Oscar, la pianta venusiana intelligente e filosofeggiante di questo I mangiatori di loto. Weinbaum, che mor ì prematuramente nel dicembre del 1935 per una possibile polmonite gettando nello sconforto pi ù totale gli appassionati dell 'epoca, ci ha lasciato solo alcuni romanzi (di cui due tuttora inediti nel nostro paese) e una ventina di racconti. In Italia sono usciti quasi tutti i suoi racconti pi ù celebri: la Nord e la Libra hanno pubblicato due splendide raccolte delle sue opere (ormai quasi introvabili), e Fanucci, nei lontani anni settanta, present ò il suo romanzo pi ù compiuto, La fiamma nera , una sorta di riscrittura moderna del grande She di H. Rider Haggard. Erano rimasti tuttavia inediti alcuni racconti, storie ingenue ma piene di intuizioni geniali, tenendo presente l ’epoca in cui furono scritte, come Alghe mortali ( Smothering Seas , scritto in collaborazione con Ralph Milne Farley), un ’opera divertente e spensierata che abbiamo proposto da poco e che mostra alcune premonizioni davvero interessanti sul futuro dell ’umanit à e sull ’ecologia del nostro pianeta, in particolare sul buco dell ’ozono e sulle sue nefaste conseguenze per la Terra. & Egrave; comunque con grande piacere che riproponiamo I mangiatori di loto , un altro dei suoi imperdibili classici.

Stanley G. Weinbaum