La Strana Malattia

La Strana Malattia

Por Ignatius Donnelly, Stefano Ligorio

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Sinopsis

Un libro che, da un lato, nella sua prima parte, racconta una particolare e drammatica storia avvenuta, ad un avvocato, nel brindisino (ben rappresentativa delle problematiche che vivono, ed incontrano, i poveri individui affetti da ansia e depressione), ispirata a fatti realmente accaduti, e che mette in luce i risvolti, la diagnosi e la cura di malattie tanto frequenti, ma, allo stesso tempo, tanto poco conosciute nella loro eziologia, biologia e clinica; da un altro lato, nella sua seconda parte, è un utile manuale pratico, rigorosamente scientifico, nell'interesse di chiunque, per un corretto approccio preventivo, diagnostico e terapeutico. Argomentato in modo comprensibile, questo libro, è rivolto in generale a tutti, ma in particolar modo a chi soffre di patologie come l'ansia -depressiva o non depressiva- (ansia sociale, ansia generalizzata, ansia somatizzata), e la depressione (depressione maggiore, depressione cronica, quest'ultima detta anche distimia), o semplicemente sta vivendo un periodo stressante dal punto di vista emotivo. Nel libro, l'ansia e la depressione sono state adeguatamente, e con semplicità, argomentate da un punto di vista prettamente biologico sia nei riguardi della loro eziologia sia nei riguardi del loro trattamento (è stata ivi esclusa solo la trattazione della depressione psicotica e della depressione bipolare, e della psicosi -schizofrenia-). Si comprenderà come sia assolutamente errato, e contro ogni evidenza clinica e scientifica, l'uso di ansiolitici (specie se di tipo benzodiazepinico) nel trattamento dell'ansia e come coadiuvanti nel trattamento della depressione. Entrambe, sia l'ansia (depressiva o non depressiva) sia la depressione maggiore o cronica (distimia), debbono essere unicamente trattate con un antidepressivo di tipo SSRI senza uso di antidepressivi a pluri azione neurotrasmettitoriale né di benzodiazepine (ansiolitici, i quali non curano per nulla l'ansia, anzi la cronicizzano) né di antipsicotici (farmaci che si somministrano ai malati di psicosi, schizofrenia, e “nei confronti dei quali unicamente dovrebbero essere prescritti”), i quali, anche se a basso dosaggio, spesso vengono, del tutto erroneamente, associati nel trattamento della depressione maggiore. Questo predetto approccio medico specialistico, del tutto confusionario ed errato, sia da un punto di vista dell'evidenza clinica sia da un punto di vista puramente scientifico, è frequentemente causa di insorgenza di una profonda sfiducia nel paziente ansioso e/o depresso, il quale spesso ha paura di curarsi “temendo”, e non senza ragione alcuna, che possa “stare peggio”. In questo libro, inoltre, si parlerà di una sostanza naturale (a livello internazionale del tutto sconosciuta nella prassi psichiatrica), la quale, come coadiuvante alla terapia con antidepressivi, risulta essere efficacissima, mostrando effetti positivi diretti sia nei confronti dei sintomi dell'ansia e della depressione sia nei confronti degli effetti negativi secondari, iniziali e non, legati alla somministrazione degli antidepressivi. Dall'ansia e dalla depressione, con un corretto trattamento, si può guarire del tutto, tenendo ben presente che la loro causa eziologica è un'alterazione della sensibilità di alcuni recettori -ipersensibilità- (e la conseguente atrofia dei rispettivi neuroni per via dell'aumentato metabolismo ivi innescatosi), e che, in quanto tale, ha bisogno di un trattamento farmacologico volto a normosensibilizzarli. Nella fase patologica saranno inutili le sole terapie psicologiche (utili, in tal caso, solo come coadiuvanti alla terapia farmacologica), in quanto esse, da sole, potranno essere efficaci solo a scopo preventivo o come mantenimento (dopo la guarigione).

Stefano Ligorio