Sulle tinte che si estraggono dalle cortecce di tutti quanti gli alberi nostrali

Sulle tinte che si estraggono dalle cortecce di tutti quanti gli alberi nostrali

Nostos

Por Filippo Maria Bellenghi

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Sinopsis

Dedicato alla Società Agraria di Reggio in Lombardia, il saggio “Sulle tinte che si estraggono dalle cortecce di tutti quanti gli alberi nostrali” mira a favorire, per espressa dichiarazione del Bellenghi, nominato abate del monastero di Fonte Avellana nel 1805, lo sviluppo delle imprese italiane indicando loro dove, come e in quale periodo dell’anno possano trarre dalle cortecce degli “alberi nostrali” le “preziose tinte” di ogni colore. La corrispondenza tra le cortecce e le “serie dei colori” viene quindi riassunta in un puntuale elenco in calce al volume da cui si evince, per esempio, che dal faggio oltre al color mattone ed al paglia si possono trarre il color canarino ed il Napoleone, così come dal pero domestico si estrae il giallo santo ma anche il Pompadur chiaro.

Filippo Maria Bellenghi