I miracolosi rimedi dei nonni

I miracolosi rimedi dei nonni

Narrativa

Por OIC - Opera Immacolata Concezione

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Sinopsis

Un delizioso caleidoscopio di nonni e bambini Come in un vertiginoso caleidoscopio si alternano quest’anno nonni, nonne, bambini e bambine, ciascuno col suo carattere, i suoi suggerimenti, le sue ricette per... guarire le bue. Questa parola antica, buffa e adorabile, che contiene in sé la sensazione del pericolo e la gioia di poter ricorrere sia alle mani sapienti sia alla tradizione che i nonni rappresentano, è una parola che tutti percepiamo come assolutamente infantile (e ci vergogneremmo quasi a usarla da adulti), eppure di quanti significati è colma, di quanta nostalgia, di quanti ricordi che si srotolano uno dopo l’altro nella memoria... Per definizione, da una bua si guarisce presto; ma questa guarigione, nella mente dei piccoli, esige non solo il ‘rimedio miracoloso’ di cui i nonni sono i depositari, ma anche la loro tenerezza, il caldo affetto che emanano e che tranquillizza le paure del ‘loro’ bambino. Il quale è nipote, non figlio, e quindi ha diritto, nella mente dell’avo, a un sovrappiù d’amore e di dolcezza. D’altronde, è presente nella mente di tutti noi l’immagine delle due mani che si stringono, quella infantile, piccola e paffuta, che si abbandona con fiducia completa in quella grande e rugosa dell’anziano, a significare fiducia illimitata da una parte, e protezione altrettanto illimitata dall’altra, arricchita di quella sapienza psicologica che è il dono di una vecchiaia ben vissuta. Molti sono i rimedi che nonni, nonne e nipoti solleciti ci hanno raccontato, costruendo davanti a noi lettori scenette familiari che hanno un sapore di autentico – e spesso affascinante – realismo. Lo spettro delle esperienze dei concorrenti è diventato molto più ampio, ed è stato arricchito anche da titoli accattivanti: si va da Cenerina curandera a La pelandronite , dal misterioso rimedio indiano a diverse nonne magiche, un po’ streghe, al misterioso Bruo de Tom Vi o. Ci sono ambienti affascinanti, ricostruiti col candore e la precisione del ricordo, che è riemerso vivissimo nella mente dei nostri concorrenti: la masseria pugliese e la Sardegna mitica, le patate al rosmarino trangugiate da una bambina golosa, interni di una volta (con le cucine calde dove ognuno trovava manicaretti e consolazione) ed esterni, i luoghi dove si svolgeva la vita piena di chiasso e di vivacità dei bambini di un tempo. Naturalmente, visto l’ampio interesse suscitato dall’argomento proposto quest’anno, ampio è anche il ventaglio d’età dei concorrenti: e si sono intrecciati così caratteri, conoscenze, sentimenti, ricordi da tante diverse angolature, in una tessitura di vividi colori e di diverse prospettive di racconto. Spetterà allora al deliziato lettore il compito di ordinare i tasselli delle storie secondo i suoi propri – e personali – gusti e preferenze, seguendo l’estro delle memorie che più gli appartengono. Antonia Arslan - Presidente della Giuria

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