Sinopsis
Appare fuori di dubbio che gli ultimi anni hanno visto emergere sulla scena della comunicazione nel mondo della Chiesa – ma non solo – la figura dell’Arcivescovo Carlo Maria Viganò, come voce di denuncia e di appello non solo rispetto alla corruzione e alla povertà culturale e spirituale presente nel mondo ecclesiale odierno, a ogni livello, ma nella società e nella politica mondiale. Una figura e un processo di svelamento singolare. Carlo Maria Viganò è un sacerdote che è stato indirizzato dopo la sua ordinazione – avvenuta nel 1968 a Pavia – alla carriera diplomatica. Nunzio in Nigeria, e poi Delegato per le Rappresentanze Pontificie in Segreteria di Stato (un incarico delicatissimo: sotto i suoi occhi passano tutti i dossier personali scottanti di prelati e vescovi); poi Segretario per lo Stato della Città del Vaticano, il Governatorato, e infine Nunzio Apostolico a Washington, certamente una delle sei più prestigiose per qualsiasi diplomatico, in talare o in abito civile. Di sicuro la Nunziatura nel cuore dell’Impero offre a chi ne è titolare una prospettiva di ampiezza e profondità straordinarie; permette di scrutare i meccanismi del potere mondiale, le molle evidenti - e quelle nascoste - alla base di scelte e decisioni.