Che bella la vita! (O almeno la sua parte migliore)

Carlo, il protagonista, narra in prima persona la sua vita, dall'infanzia innocente ai problemi dell'adolescenza fino alle crisi dell'età adulta. Superati gli anni difficili nella famiglia d'origine, costruisce un rapporto finalmente armonioso e sereno con la moglie e, dopo il suo arrivo, con Alice, la figlia amatissima. Carlo cercherà in tutti i modi di raggiungere i suoi obiettivi di artista e scrittore, ma più volte sbatterà contro la triste e dura realtà. Le cocenti delusioni spezzeranno l'equilibrio faticosamente raggiunto, mettendo in crisi il rapporto famigliare, apparentemente solido. Il ripristino di una certa normalità sembrerà ricollocare tutto al suo posto, fino al finale imprevedibile. Il racconto alterna momenti di autentica ilarità, quando l'humour dell'autore sa interpretare i fatti dal loro lato comico, ad altri di profonda commozione, che coinvolgono il lettore, rendendolo partecipe dei sentimenti descritti, in un crescendo di avvenimenti. Ancora una volta è il fato, nel suo disinteresse per le vicende umane, ad impedire che i protagonisti raggiungano la pace che vorrebbero reclamare di diritto.